La graffetta eĚ€ un piccolo oggetto di metallo che serve per tenere unite due parti. Nell’uso comune e quotidiano il termine graffetta si riferisce al fermaglio realizzato con un filo di metallo curvato, che grazie a questa forma acquisisce due anse elastiche, che servono a tenere uniti e adesi alcuni fogli di carta in modo non permanente.Â
L’invenzione della graffetta è attribuita all’americano Samuel B. Fay; anche se un altro inventore, Johan Vaaler di origine norvegese, ignorando l’esistenza dell’invenzione americana, chiese ed ottenne il riconoscimento del brevetto per lo stesso modello di graffetta. Per tale disguido viene quasi sempre attribuita la paternità dell’invenzione al norvegese.
Dalla sua invenzione avvenuta nel 1889 eĚ€ forse uno dei pochissimi oggetti che non ha avuto un’evoluzione significativa. Quando ancora non esisteva, per tenere insieme i fogli, si usavano spilli di ferro. La graffetta rappresenta uno dei prodotti industriali, simbolo della rivoluzione industriale che avrebbe cambiato il rapporto di lavoro uomo-macchina. Quando alla fine dell’’800 si sviluppo un metodo per produrre acciaio a basso costo, si realizzarono in tutto il mondo oggetti simili ed atti più o meno allo stesso uso. Da allora eĚ€ divenuta talmente comune come presenza nei nostri uffici, da non farci piuĚ€ caso.Â
Anche se in questa epoca ultra moderna dove tutto viaggia attraverso reti informatiche, computer, tablet, l’uso della graffetta metallica è diminuito, la ritroviamo come forma iconica tutti i giorni quando leggiamo le nostre mail, nello specifico quando andiamo a vedere gli allegati annessi che hanno proprio la forma di una graffetta.
La graffetta nella sua semplicità è sicuramente un oggetto di design che risponde alla funzionalità , alla serialità ed è intrinsecamente gradevole da vedere con le sue forme pulite, lisce e sinuose.